Come abbiamo avuto modo di spiegare nell’articolo precedente (clicca qui), la sostenibilità nel settore ospitale non è più soltanto un trend, ma una realtà con cui è importante confrontarsi in quanto cruciale nella fase di scelta del cliente e sempre più impattante nella brand reputation delle strutture. La crisi legata alla pandemia ha poi accelerato questo processo, nonché contribuito a sensibilizzazione di turisti e aziende a un maggior rispetto per l’ambiente. Così si è cominciato a parlare insistentemente di alberghi green, ecohotel, strutture sostenibili. La verità è che questo proliferare di definizioni ha troppo spesso più a che fare con il marketing che con i parametri di sostenibilità a cui i potenziali clienti prestano attenzione. Molte strutture se ne sono appropriate senza averne le caratteristiche né rispettarne i parametri. Attenzione: questo può essere un boomerang. Non dimentichiamo infatti che la tipologia di turisti sensibili a queste tematiche è molto attenta e informata e che disattendere le aspettative create può essere l’anticamera della recensione negativa.
Ma cosa significa, quindi, essere sostenibili? E quali sono le caratteristiche da questo punto di vista più apprezzate dai viaggiatori? Perché green, eco e sostenibile sono definizioni ben precise e che racchiudono in sé peculiarità dalle quali non si può prescindere. E, per loro stessa vocazione, non possono essere messe al servizio della mera promozione o del brand. O meglio, questo non può accadere nel caso in cui le attività intraprese ai fini del rispetto dell’ambiente e del reale benessere degli ospiti non siano ben definite.
Abbiamo visto quanto stiano cambiando le abitudini di viaggio e quanto tutti questi aspetti impattino nella scelta dell’hotel. E quanto possano pesare sulla brand reputation della struttura. Ecco, tutto questo può valere anche al contrario se l’hotel non rispecchia una reale e sincera sensibilità verso l’ambiente. I turisti stanno imparando a districarsi tra le varie definizioni e a essere sempre più esigenti nella ricerca e nella richiesta di specifiche caratteristiche. In buona sostanza, il mercato finirà per penalizzare tutte quelle strutture che cercheranno di posizionarsi come eco pur non essendolo davvero. E premierà tutte le altre.
Cosa significa questo? Che se un hotel comincerà a lavorare su questi aspetti – e promuoverli al meglio comunicandoli adeguatamente su tutti i canali, social media in primis – nell’immediato futuro potrà godere di vantaggi competitivi in termini di:
- Riconoscibilità
- Reputazione
- Affidabilità
- Fidelizzazione
- Branding
Insomma, non basta autoproclamarsi sostenibili per esserlo davvero. Ecco i primi step da cui cominciare e da comunicare ai potenziali clienti:
- Diminuire gli sprechi di energia e orientarsi verso tecnologie che portino al massimo risparmio energetico;
- Diminuire degli sprechi alimentari;
- Ridurre al minimo necessario il consumo di acqua nelle camere di hotel. Incoraggiare gli ospiti a usare l’acqua in modo responsabile acqua, asciugamani e biancheria;
- Riciclare il più possibile e invitare tutti gli ospiti a farlo, grazie anche a comunicazioni adeguate in tutte le camere che sottolineino la filosofia green dell’hotel;
- Munirsi di tutte le certificazioni più autorevoli e accreditate: niente potrà comunicare meglio il vostro impegno, soprattutto ai clienti più esigenti e consapevoli da questo punto di vista;
- Avete deciso di eliminare la plastica? Fatelo sapere a tutti, fatelo diventare un tratto distintivo della vostra ospitalità e date il giusto valore a questa buona pratica;
- Utilizzare per i kit di cortesia prodotti bio e cruelty free;
- Tech, tech, tech. Più tecnologia significa meno carta, meno sprechi, meno emissioni di CO2. Oltre a semplificare e a migliorare l’operatività e sì, anche l’esperienza dell’ospite. Più tecnologia non significa spersonalizzazione, tutt’altro. Significa mettere a disposizione dello staff più tempo da dedicare alla vera accoglienza e alla relazione con l’ospite;
- Etica del lavoro. Già, perché sostenibilità non significa soltanto ecologia, ma anche valorizzazione delle risorse umane, alta qualità del lavoro e ambienti di lavoro sani.
Ovviamente le attività da poter mettere in pratica sono tante, ma già operando in questo modo si possono cominciare a muovere i primi passi nel mondo della sostenibilità e ad associare il proprio brand a un percorso virtuoso che piano piano diventerà riconoscibile dai clienti. Con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Ma non basta. Dovrete assicurarvi che anche i vostri fornitori rispettino le stesse regole. Perché i clienti lo terranno in considerazione.
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