La vacanza è un'esperienza da ricordare

Marcello Mangia ci racconta la sua ricetta di accoglienza

Marcello Mangia, presidente di Aeroviaggi, ci racconta la ricetta di accoglienza che è alla base del grande successo dell’azienda nel mercato turistico italiano

Qualità, competenza, eccellenza, esperienza. Questi sono i quattro pilastri che sono alla base del nostro modo di fare ospitalità”. Parole e musica del presidente di Aeroviaggi Marcello Mangia, gruppo che si presenta oggi come prima catena alberghiera italiana per room market share di proprietà, con 12 resort (oltre a 2 in gestione), 9.700 posti letto e più di 1 milione di presenze annuali. “Insieme alla grande squadra di dirigenti siamo uniti e compatti alla guida della nostra azienda e, seguendo le sagge orme di mio padre, il fondatore di Aeroviaggi, abbiamo oggi intenzione di portare avanti il nostro percorso di crescita con coraggio, impegno e lungimiranza. Guardando al futuro e continuando a credere in queste destinazioni italiane, dalla Sicilia alla Sardegna, che si sposano perfettamente alla nostra visione del business. Certo il turismo sta cambiando, causa pandemia e non solo, ma il nostro intento è sempre quello di creare delle vacanze che siano innanzitutto delle esperienze da vivere prima e poi da ricordare. Non per nulla, negli ultimi sette anni, Aeroviaggi ha investito sulle strutture alberghiere con un piano di restyling del valore di circa 55 milioni di euro. Ma non possiamo permetterci di stare alla finestra in attesa di vedere come evolverà la situazione, perché non saremmo poi pronti a ripartire al momento giusto”.

 

Puntare sulla qualità paga

Proprio di recente poi Aeroviaggi ha coronato un “sogno”: “Il sogno – spiega Marcello Mangia – era quello di mio padre Antonio, scomparso nel 2019, che alla chiusura dello storico villaggio Valtur di Favignana si era fatto avanti per salvare e rilanciare la magnifica struttura ricettiva dell’isola. Adesso tocca a noi “eredi” la sfida, ma siamo fiduciosi innanzitutto perchè Favignana è una destinazione che io definisco le Maldive italiane. Investiremo due milioni in questa prima fase per riavviare la struttura. E prevediamo che questa attività turistica possa avere un impatto di 10 milioni sul territorio nei primi sei anni. Anche a Favignana ovviamente, come in tutti i nostri progetti, punteremo perciò su qualità e competenza, che sono gli elementi chiave che incarnano la nostra filosofia imprenditoriale di accoglienza. Anche perchè oggi, in tutte le destinazioni, abbiamo di fronte un cliente evoluto che sa bene quello che cerca. Che sa bene ad esempio quanto sia centrale nella riuscita di una vacanza il comfort della camera e l’eccellenza che deve essere garantita in albergo al momento del riposo. Proprio in quest’ottica da diversi anni lavoriamo quanto a sistema letto con un fornitore come Dorelan che è soprattutto un partner di fiducia. E  i risultati dono davvero ottimi: il successo infatti lo dimostrano inequivocabilmente le reazioni degli ospiti”.

 

 

 

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