Incastonato a picco sul mare di Conca dei Marini, alle porte di Amalfi, Borgo Santandrea propone un nuovo modo di intendere la vacanza di lusso, lungo la storica e maestosa Costiera Amalfitana e non solo. Tante sono infatti le unicità che il resort campano può offrire, a partire dal fatto che gli ospiti possono godere della vista mare da ogni angolo dell’hotel e che possono accedere alla spiaggia privata attraverso un percorso di giardini e terrazze mediterranei. L’albergo poi mette loro a disposizione anche un molo privato, un esclusivo beach club, un centro fitness e tre ristoranti.
“Al momento la domanda sta andando bene – racconta il general manager Maurizio Orlacchio – e possiamo dire che c’è la conferma della ripresa, anche per quanto riguarda i turisti stranieri che per noi sono molto importanti. Proprio per garantire il futuro del turismo in Italia bisogna però riqualificare la nostra offerta, perché tutta l’aspettativa degli ospiti deve tramutarsi in un grande servizio, in particolare nell’ospitalità di lusso. Oggi è d’obbligo internazionalizzare e rendere migliore il servizio, non basta il bello che la natura ci ha dato ma si deve fare un percorso verso l’eccellenza, nel quale le risorse umane sono al centro. Siamo il Paese più creativo e potremmo dare e fare un prodotto e un servizio ancora più unico e più bello”.
Ospitalità oggi insomma vuol dire sempre di più esperienza? “Ci sono sempre più persone che qui vogliono vivere cose uniche che a casa loro non possono fare, penso in particolare ai turisti americani. Per vivere in modo superlativo la vacanza. E allora dobbiamo noi proporre esperienze uniche che devono sorprendere l’ospite, come quelle legate alla cucina ad esempio. I clienti oggi poi vogliono avere super flessibilità dalle strutture. Ciò si traduce in dare un’offerta food che comprende ad esempio una colazione lunga e senza stress per una sorta di all day dining”.
Viviamo quindi in un mondo dell’ospitalità nel quale la parola d’ordine è personalizzazione. Anche in riferimento a un altro elemento fondamentale dell’offerta lusso come è quello del sistema letto, che oggi più che mai deve esprimere davvero un vantaggio competitivo. “Ci sono tanti elementi importanti nell’hospitality – continua Maurizio Orlacchio – ma quello del riposo è uno dei più centrali. Il nostro primo obiettivo, quando abbiamo iniziato il progetto di ristrutturazione dell’albergo, è stato quello legato al dormire bene. Anche investendo su elementi di ‘servizio’ come la domotica o le luci. E ancora pensando al sistema letto abbiamo scelto Dorelan per sposare la grandezza italiana anche nel riposo“.
Infine, da pochi giorni la notizia che Borgo Santandrea rientra tra le oltre 580 strutture e ristorante nei cinque continenti associate a Relais & Châteaux: hotel di charme e ristoranti gastronomici, valutati sulla base di una carta di qualità suddivisa in 500 criteri che coprono tutti gli aspetti di un’esperienza Relais & Châteaux. Dal servizio, all’accoglienza e la cucina senza tralasciare anche la sostenibilità e l’integrazione con il territorio, il suo eco-sistema produttivo e la comunità locale. “Siamo estremamente orgogliosi di entrare a far parte dell’associazione Relais & Châteaux, di cui condivi-diamo pienamente mission e valori, gli stessi che abbiamo sposato interamente nella realizzazione del nostro progetto.” – conclude Maurizio Orlacchio, general manager di Borgo Santandrea.
“Borgo Santandrea offre al cliente una qualità del sonno eccellente che è uno dei plus sempre più ricercati dai clienti per le loro notti fuori casa, soprattutto in una struttura di lusso. Nel contesto della camera bisogna capire che quello per il sistema letto deve essere considerato un investimento ed anche molto importante. E io sono sicuro che tra due anni tutti avranno finalmente capito che questo investimento è fondamentale per avere un vantaggio competitivo sul mercato internazionale. Quello che è accaduto alla ristorazione, oggi centralissima anche in hotel, accadrà presto alla qualità del sonno. E noi grazie a Dorelan siamo già perfettamente preparati”.
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